Questo tipico cesto sardo è totalmente lavorato a mano da esperti artigiani ed ha alle spalle una lunghissima tradizione che pare abbia avuto inizio addirittura nel periodo nuragico. Utilizzatissimo nei secoli passati come indispensabile contenitore per gli usi domestici e per i lavori legati alla campagna ed alla pesca, oggi è spesso usato per la raccolta di funghi, asparagi, finocchietto selvatico ed altre erbe aromatiche che crescono spontanee nelle campagne.
E’ oggetto di alto artigianato che tradizionalmente veniva realizzato da tutti i componenti della famiglia, giovani ed anziani, utilizzando ramoscelli lunghi e flessibili di olivastro e listelli di canna, che cresce abbondante in tutte le zone umide e palustri della Sardegna.
Sono cesti molto resistenti all’usura e al tempo, e ancora oggi si possono trovare esposti nelle case cesti che vantano più di 200 anni di vita. Nelle abitazioni moderne, oltre che per il tradizionale uso per la raccolta di funghi, sono spesso utilizzati a scopo decorativo, come portariviste o per contenere belle composizioni di floreali, per la legna vicino al camino, o altro. In rapporto all’utilizzo a cui sono destinati possono variare per forma e dimensione, qui viene proposto il cesto con manico, detto “Sa Pischedda” in dialetto sardo, ma su richiesta è possibile acquistare anche la versione senza manico o di dimensioni personalizzate.